È uscito il nuovo numero del settimanale The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 27 ottobre, in tutte le edicole, propone ogni settimana inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
Il supporto Usa e l’accondiscendenza Ue. Il coinvolgimento dell’Iran e la rabbia delle piazze musulmane. L’offensiva a Gaza pone Israele davanti al giudizio della storia: sconfiggere Hamas non equivale necessariamente a sradicare il terrorismo. Il salto nel buio di Israele e Netanyahu.
Biden appoggia Netanyahu. Ma lo invita a non ripetere gli errori Usa dopo l’11 settembre. E con la Palestina l’Ue usa due pesi e due misure. La guerra a Gaza ha aperto una crepa tra l’Occidente e il resto del mondo. Intanto la striscia affonda sotto i bombardamenti. Così lo zio Joe “appoggia” la vendetta di Israele.
E ancora un approfondimento sulla rete di tunnel sotterranei a Gaza. Vicoli, scorciatoie, strade laterali. La striscia è un labirinto a cielo aperto. Ma tra i passaggi non indicati sulle mappe c’è anche una rete di gallerie. Usate dai gruppi armati. E pronte a trasformarsi in una trappola per l’offensiva di terra preparata da Israele.
Aerei, elicotteri, missili, fucili automatici e blindati. Dal 2013 abbiamo venduto oltre 116 milioni di euro di materiale bellico a Israele. Acquistando più di 226 milioni di sistemi di difesa da aziende dello Stato ebraico. Affari d’oro. Ma a pagare siamo noi. Ecco il business delle armi tra Roma e Tel Aviv.
Inoltre, un’analisi sulle elezioni polacche e perché queste hanno ridimensionato la destra nell’Ue. Dopo la Spagna, anche Varsavia promuove gli europeisti a scapito dei sovranisti. Ma i precedenti in Slovacchia e alle regionali in Germania lasciano ancora aperta la partita. E a novembre tocca ai Paesi Bassi esprimersi. La sfida per la nuova Europa è appena iniziata.
La rivoluzione Tv sbandierata dalla destra sta fallendo la prova dello share. I tanti esperimenti e i nuovi programmi stanno raccogliendo risultati deludenti. E i costi lievitano. A Palazzo Chigi serpeggia il malumore.
Infine, un approfondimento sul fondo finanziario che ha distrutto La Perla. Lars Windhorst ha comprato il brand bolognese dell’intimo di lusso nel 2018. In 5 anni non ha presentato un piano industriale. E ha fatto precipitare l’azienda in crisi. Eppure il mercato va alla grande. Ecco cosa c’è dietro.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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